CRONACA DEI GIORNI D'ACCIAIO, Elia Pasolini



Sherlock Holmes incontra Disincanto.

Quando alla Corporazione degli stregoni viene rinvenuto un cadavere, ad Alister Basker viene affidato l'incarico di investigare sulla morte dell'uomo, un suo vecchio amico. A lui, viene affiancato il giovane apprendista Jósian, a cui manca un solo esame per diventare stregone. La vittima era probabilmente un sostenitore della tecnetica: la scienza che unisce la magia e la meccanica per creare utensili unici ed usufruibili anche dai non magici. Scienza per questo fronteggiata ed ostacolata aspramente dagli stregoni.


Parte così un viaggio piuttosto dinamico e pieno di scoperte, strategie e colpi di scena (l'ultimo, incredibile) per arrivare ad una conclusione che mi è piaciuta tantissimo.

Un worldbuilding semplicemente pazzesco: un fantasy (thriller) con venture steampunk ma condito anche con tantissimi altri element, che sono stati per me il fiore all'occhiello: la locanda (sapete che ho una specie di fetish per questa location), creature fatate, draghi. Non vi ho ancora convinto?

Allora una chicca: al termine di alcuni capitoli trovate dei QR code, che vi rimanderanno ad approfondimenti sul worldbuilding. La complessità di questo mondo non potete neanche immaginarvela; dietro a questo libro c'è un lavoro titanico. (Mi hanno ricordato un po' le note a piè di pagina di Nevernight, anche se queste sono a parer mio meno

"fondamentali").


Nella storia non mancano alcune riflessioni su tematiche sociali, come le lotte di potere tra classi, la supremazia di una "razza" ed in parte anche il patriarcato.

Fidatevi se vi dico che, se site amanti del genere fantasy, questo libro fa 100% al caso vostro. 


La penna di Elia Pasolini è favolosa e vi affezionerete ai personaggi in 0.1.

Ultimo commento molto superficiale ma che mi fa ridere e quindi volevo condividerlo con voi: dubito fortemente che fosse l'intento dell'autore, ma Alister emana incredibili daddy vibes a cui faticherete a resistere. 



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