LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT, Joel Dicker
Un libro di cui ho rimandato la lettura letteralmente per anni (per motivi che boh) e per cui avevo aspettative altissime, siccome viene spesso citato come un capolavoro.
👄 Mi è piaciuto? Per tante cose si, ma altre ho fatto fatica a digerirle.
Capisco chi critica i dialoghi, sono effettivamente di una banalità impressionante; ma sono in linea con il resto della narrazione, semplice ed immediata. Capisco anche chi sostiene ci siano “troppi colpi di scena” (anche se per me non sono mai troppi); perché in effetti sul finale è un susseguirsi di rivelazioni e smentite disarmanti.
Un colpo di scena in particolare l’ho trovato davvero interessante (quello che snoda poi tutta la soluzione finale), mentre le varie peripezie per stabilire chi fosse il reale colpevole mi hanno lasciato abbastanza indifferente, considerando che nessun personaggio mi stava simpatico e che anzi, per quanto mi riguarda, tutti avevano almeno un grado di colpevolezza in qualcosa.
Ah no, 2 personaggi mi sono piaciuti in realtà. Anche se più che altro ho provato molta pena e compassione per loro.
🚫 Il problema principale di questo libro, secondo me, è la “storia d’amore” che fa da perno a tutta la trama. Non c’è niente di romantico, è solo scabrosa, tossica, malata e torbida.
Capisco (voglio sperare) che non fosse l’intento dell’autore farla passare per una relazione positiva. Ma, dal mio punto di vista, avrebbe dovuto esserci qualche piccolo elemento di denuncia in più, almeno da parte dei protagonisti. Invece nel testo ci sono alcune frasi difficili da digerire, e che fanno passare il messaggio sbagliato. Parlare di una quindicenne (una bambina) come della “donna che ogni scrittore vorrebbe al suo fianco” per me è semplicemente inaccettabile. E ci sono anche alcune aggravanti, ma non voglio scendere nel dettaglio per non fare spoiler (giganti).
🌹 Comunque. Capisco perché questo libro abbia avuto così tanto successo e perché piaccia tanto.
Non voglio dare l’impressione di averlo odiato, perché non è così. In realtà l’ho trovato molto godibile e mi sicuramente intrattenuta, anche se è ben lontano dall’essere il thriller migliore mai letto. Semplicemente essendo un libro che viene spesso idolatrato, ho ritenuto fosse importante per me mettere in luce le cose che mi hanno fatta storcere il naso, più che le altre (dato che di recensioni positive ne trovate a milioni).
Ultima cosa: vi consiglio di leggervi i TW di questo libro. È un consiglio che raramente vedo in giro, ma ci sono alcune scene che sono abbastanza pesantine da leggere per chi è particolarmente sensibile (io una l’ho proprio saltata).
Avete letto questo libro? Siete tra i fan sfegatati di Joel Dicker? Quanto vi ho fatto arrabbiare da 1 a “Vengo a cercarti sotto casa” con questa recensione?
Xoxo, Gossip girl.
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