IL GIARDINO SEGRETO DELLA STREGA 🌱

 




TRAMA

No, scherzo. Non c'è una trama perché non è un libro di narrativa. E' un compendio di botanica per diventare una Strega verde alle prime armi. Ossia, per conoscere le piante officinali e le loro proprietà.



Avevo visto questo libro per la prima volta al Salone del libro di Torino l'anno scorso, e me ne ero innamorata perdutamente. Ma essendo povera in canna, non me l'ero potuto permettere. Per fortuna ci pensano i miei angioletti e una cara amica di famiglia me l'ha regalato per Natale.
E ho aspettato tutto questo tempo per leggerlo? Beh sì. Uno: sono una procrastinatrice ed accumulatrice seriale ed è molto raro che legga un libro subito dopo averlo comprato (o ricevuto). E due: secondo me la primavera è una stagione perfetta per scoprire cose nuove sulla natura e sulle pianticelle. 

Fate conto che fino ad un paio di anni fa io avevo paura a toccarle, le piante. Perché temevo di avere qualche spora mortale addosso per cui appena indugiavo un attimo di più su di loro, quelle subito morivano. Il pollice verde di casa è sempre stata mamma (e lo è tuttora), ed ero ben felice di lasciare a lei il lavoro del mantenimento del nostro bellissimo giardino. 
Poi, l'anno scorso, così de bottosezzasenso, ho deciso di comprarmi dei semini e di piantarli: e poco dopo sono nate le mie piccolissime e scrausissime piantine di lavanda, calendula e salvia (si, poverine, c'è margine di miglioramento diciamo). Oggi, un anno dopo, sono persino una proud mama di un bellissimo fiore giallo giallo, che ho chiamato (con l'aiuto della community di Instagram) Cally. 

Ma bando alle ciance. Dicevamo. Si, sono entrata infine nel mondo delle piante, ora mi piacciono. Ma c'è da capire se io piaccio a loro. E così ho pensato che studiacchiare qualcosa per comportarmi al meglio delle mie capacità, poteva essere un buon modo per rendermi popolare ai loro occhi. E così, trattato sulle piante sia. 

Grazie a questo libro ho imparato davvero tante cose: non solo i nomi di tante piante officinali, come nascono, quando piantarle, etc. Ma anche i loro componenti, come sfruttarle in cucina e in medicina naturale. Quali sono i loro cicli e i loro benefici. Insomma, se arriva un'apocalisse zombie io ora poco poco so come farmi passare il mal di gola senza l'aspirina e come curare una scottatura. Dici niente, eh. 

Altra cosa preferita, a fine libro ci sono alcune brevissime biografie (accenni storici più che altro) di donne per cui la botanica ha avuto un ruolo fondamentale nella vita. Ho adorato perché ho scoperto tantissime storie interessanti di donne che non conoscevo, o che conoscevo per altri motivi. Per esempio, lo sapevate che la madre di Italo Calvino era una botanica? Oltre ad essersi laureata e ad essere stata la prima donna con la libera docenza universitaria, ha portato in Italia (da Cuba) tante piante allora sconosciute, come il kiwi e il pompelmo. Ed Emily Dickinson? Si, la poetessa. A 9 anni già aveva il suo erbario personale e le piante sono state uno dei temi fondamentali nelle sue opere. 

Insomma, spero di avervi strappato qualche risata ma soprattutto di avervi incuriosito con questo libricino speciale che ho davvero adorato. E quindi, streghette, alla prossima 💚

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