IL RINTOCCO (Trilogia di Falce, volume 3) 💜

 




Anche in questo caso, essendo questo il terzo volume di una saga, non ho intenzione di mettere una trama. Un po' perché sicuramente sarebbe difficile spiegare cosa succede in questo libro senza fare spoiler sugli eventi precedenti, un po' perché, sinceramente, sarei in difficoltà a parlare in breve degli accadimenti di questo volume. 

Il rintocco è un libro di cui ho sentito parlare poco, e mai molto bene. In generale devo dire che questa trilogia è piuttosto sottovalutata e immeritatamente poco conosciuta. Ma le poche persone che sul Bookstagram l'hanno letto, sono quasi unanimamente d'accorso sul fatto che il terzo e ultimo volume sia il flop della trilogia. Ed eccomi qui, come quasi sempre, a dirmi non d'accordo. 

La saga della falce è originale, particolare, molto poco canonica e non segue i cliché tipici della letteratura contemporanea. Nella recensione breve su Instagram l''ho definita una saga "imprevedibile"; ed è proprio così. Dato un primo volume incredibilmente bello e di impatto, che termina in modo abbastanza autoconclusivo, viene spontaneo chiedersi di cosa potranno mai trattare i due volumi successivi. Ed infatti, anche quando si inizia Thunderhead si cerca di capire, nelle prime pagine, dove la storia andrà a parare. Ci si trova catapultati in una serie di informazioni nuove e nuovi personaggi, che sembrano prendere una direzione opposta a quella del libro precedente; ma poi tutto acquisisce un senso, e il finale lascia mozzafiato. 

E la procedura non cambia con questo terzo volume, anzi: si intensifica. Ammetto di essere stata molto spaventata all'idea di leggere questo libro perché temevo tantissimo di essere delusa, e mi sarebbe spiaciuto davvero troppo, dopo aver amato tanto i due volumi precedenti. Ma alla fine il dio della letteratura è stato dalla mia parte. 
All'inizio (beh, diciamo per circa 200 pagine) è praticamente impossibile non essere spaesati. Dopo gli eventi che ponevano fine a Thunderhead, ci si aspetta una serie di cose che all'inizio tardano a verificarsi. Di nuovo, vengono presentati dei nuovi personaggi. Ci vengono fornite nuove informazioni e descritti nuovi luoghi. Per parecchio tempo ho pensato che Shusterman si fosse scocciato della storia della trilogia e avesse deciso di iniziarne un'altra da capo. 
Ma poi, come sempre, poco a poco tanti piccoli dettagli iniziano a convergere fino a dare senso, un capitolo alla volta, a tutta la trama. Ogni elemento che sembrava a sé stante trova la sua collocazione nell'intreccio più ampio, ogni personaggio trova la sua funzione. 

Una cosa che ho trovato davvero interessante di questa saga è che i personaggi sono gestiti in maniera molto atipica. Se in Falce i due protagonisti sono Rowan e Citra, nei capitoli successivi i due ragazzi continuano si ad esistere e a svolgere un ruolo fondamentale nella storia, ma non sono più gli unici protagonisti. Ogni personaggio ha un suo ruolo e trova il suo spazio (mai costretto o sacrificato) nella trama. Così, a saga conclusa, fatico a dire chi possano effettivamente essere i protagonisti. Citra e Rowan? Maestro Faraday e Madame Curie? Maestro Goddard e Madame Rand? Il rintocco? Il thunderhead. 
Forse, la risposta corretta, è che ad essere protagonista è l'umanità intera. 

Ultima cosa: io ho un problema con i finali, specialmente nelle saghe. Nel senso che sono davvero tanto esigente, perché quando un libro mi è piaciuto, ho bisogno che la conclusione della sua storia sia degna di tutto il resto. Nelle saghe ovviamente la necessità si intensifica perché è una storia che conosci da più tempo, che ti è entrata dentro e alla quale ti sei un po' affezionato. 
Per questo spesso mi capita di rimanere un po' delusa, perché magari avevo aspettative su alcune cose non sono successe o viceversa. 
Ecco. 
Shusterman è riuscito a farmi amare un finale. E non perché sia successo tutto quello che volevo, anzi. Di (almeno) dieci possibili finali che mi ero immaginata, lui è riuscito a crearne uno che mai avrei potuto aspettarmi. Mi ha sorpresa, in positivo. Ed è stato un finale davvero incredibile, secondo me semplicemente perfetto per la saga. 

Non saprei a chi consigliare questa trilogia, onestamente.
A chi ama i distopici? Sicuramente. 
A chi è appassionato di fantascienza (e di intelligenze artificiali)? Anche qui, assolutamente si.
A chi adora le storie imprevedibili e prive di cliché? Chiaro che sì. 
Ma la consiglio anche a chi semplicemente vuole leggere una storia davvero ben scritta. A chi vuole immergersi in un racconto che lo farà arrabbiare (tanto), urlare di gioia, emozionare. 
Ma non lo consiglierei a chi cerca una storia d'amore, perché qui c'è, ma è molto anticonvenzionale (no, quindi niente spicy, baby). Non lo consiglierei a chi cerca una storia confortevole e piacevole. Non lo consiglierei a chi cerca una trilogia semplice e lineare. 

Tutto chiaro? 

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