I DELITTI DELLA GAZZA LADRA, Anthony Horowitz
Lettori, ebbene si: credo proprio di aver trovato il giallo più bello letto quest'anno. Un libro intricato, dalla struttura estremamente complessa ed originale, che ho adorato dalla prima all'ultima pagina.
Amanti dei gialli (in particolare di Agatha Christie) a rapporto! Perché sì, questo libro, oltre ad essere una storia bellissima, è anche un enorme importante elogio al genere giallo e alla sua importanza nella letteratura contemporanea.
TRAMA (O MEGLIO, LA STRUTTURA)
Susan Ryeland è la editor di una casa editrice piccolina londinese. E' la narratrice in prima persona di questa storia (o almeno di una parte di essa). Racconta di aver recentemente letto la bozza dell'ultimo manoscritto del loro autore di punta: Alan Conway. Un'opera che le ha letteralmente cambiato la vita. Dopo questa breve introduzione, Susan permette al lettore di leggere in prima persona il libro in questione. Quindi, abbiamo circa 240 pagine di un giallo, intitolato Appuntamento con la morte, in pieno stile Agatha Christie, a cui però manca un pezzo. Giunti infatti alla fine, al momento in cui la soluzione del caso dovrebbe essere svelata, ecco che il manoscritto si interrompe: l'ultimo capitolo è mancante.
Torniamo così nel "presente", dalla Susan narratrice, la quale condivide con noi la frustrazione per l'incompiutezza di questo romanzo e si dice fermamente convinta a scoprirne la ragione. Inizia così un altro giallo, ambientata nella realtà (o meglio, la realtà di Susan).
Una struttura piuttosto complessa, sì; ma, vi assicuro, estremamente comprensibile. Il libro (entrambi i libri) è scritto divinamente ed in modo davvero scorrevole. Non vi è un solo momento di fermo e anzi si viene invogliati, capitolo dopo capitoli, a capire dove questa storia andrà a parare e come tutto il cerchio infine dovrà chiudersi.
E alla fine succede, ve lo garantisco. Ogni tassello tornerà al suo posto, ogni piccolo dettaglio troverà la sua ragione d'essere e avrà una sua spiegazione all'interno dell'intricato garbuglio de I delitti della gazza ladra.
Non posso dire di aver preferito un elemento sopra ad un altro, perché secondo me questo libro funziona nella sua interezza. La genialità sta proprio nella complessità della sua struttura e nell'originalità dell'intreccio narrativo.
MA. Se mi puntassero un'arma alla testa e mi costringessero a scegliere una cosa che mi è piaciuta più di tutte, sicuramente risponderei: Appuntamento con la morte, il manoscritto di Alan. Come vi dicevo in questo testo le citazioni e i tributi alla Christie sono davvero tanti (oltre che dichiarati apertamente nel testo), e con me parlando della regina dei gialli si vince facile.
Quindi partiamo da qui:
IL MANOSCRITTO
Abbiamo una storia, che parte da una morte apparentemente accidentale e che è seguita da un evidente omicidio; i due decessi potrebbero essere collegati... oppure è solo una coincidenza? Il libro, così ci viene detto, fa parte di una serie di libri (questo è il nono) con protagonista il Detective Atticus Pund.
Il ritmo della narrazione è scandito da una poesia per ragazzi, citata all'inizio del manoscritto; ogni verso del componimento darà il titolo ad una parte dell'opera:
Una per il dolore,
due per la gioia,
tre per una bambina,
quattro per un bambino,
cinque per l'argento,
sei per l'oro,
sette per un segreto,
che non va rivelato.
Così, ognuna delle sette parti è dedicata ad uno di questi sette elementi: la prima al dolore, la seconda alla gioia e così via. Fino ad arrivare alla settima parte, in cui dovrebbe rivelarsi il segreto, che però è mancante. Perché? Cos'è successo all'ultima parte del testo? E' stata una scelta programmata dall'autore oppure è andata perduta?
LA REALTà DI SUSAN
Come vi ho svelato in precedenza, al termine del manoscritto, la narrazione torna al presente. Susan condivide infatti con il lettore la frustrazione per questo giallo inconcluso. Nel frattempo l'autore è morto, in un apparente suicidio, gettandosi dalla cima di una torre e lasciando una lettera d'addio al suo editore.
Susan inizia così una sua personalissima indagine per scoprire cosa possa essere successo a quest'ultima pagina. E allo stesso tempo le si insinua il dubbio che, forse, quello di Alan Conway potrebbe non essere stato un suicidio.
I PARALLELISMI
Un'ultima cosa su cui vorrei soffermarmi sono i parallelismi tra i due gialli. Com'è logico immaginare le due storie sono tra esse collegate e alcuni dettagli di entrambe porteranno alla conclusione della storia. Alan Conway, l'autore del manoscritto, ha inserito molto di sé nelle sue storie. A partire dall'origine dei nomi, o dalla descrizione dei luoghi, fino ad arrivare ad elementi molto più significativi.
Il bello di questo libro è anche realizzare da soli quante somiglianze ci siano tra le due storie e come queste possano essere collegate o quale significato possano avere, prima che questo ci venga rivelato dall'indagine.
Non posso svelarvi altro, ho già detto troppo. Vi basti sapere che alla fine del testo ogni cosa andrà al suo posto. Dopo aver seguito l'indagine pari passo con Susan e aver avuto i suoi stessi dubbi e i suoi stessi timori, alla fine avrete la soddisfazione di un giallo (anzi due) ben risolto.
Ci tengo per ad approfondire ancora una cosa, che ho accennato all'inizio. Vi ho detto che questo libro è una sorta di omaggio e tributo alla Christie, ma anche una sorta di esaltazione ed espressione di amore verso il genere giallo. Siccome io sono una grandissima estimatrice di questo genere da, praticamente, sempre, vorrei condividere con voi un passo del testo che ho particolarmente apprezzato. Non sono solita segnarmi le citazioni dei libri, ma quando un autore riesce a mettere così bene su carta un mio pensiero, non posso che condividerlo. E quindi eccoci qui:
"Ho sempre adorato i gialli. Non solo per mestiere. Li divoro per piacere personale, ne faccio delle vere e proprie scorpacciate. Avrete senz'altro provato la sensazione di quando fuori piove, dentro casa c'è un bel tepore e letteralmente ci si perde in un libro. Continui a leggere e man mano senti le pagine scorrere tra le dita, finché d'un tratto tutte quelle che mancano sono meno di quelle che hai letto e allora vorresti rallentare, invece prosegui a perdifiato verso una conclusione che hai quasi paura di scoprire. E' questo l'eccezionale potere dei gialli [...] ruotano attorno alla verità: né più né meno. In un mondo pieno di incertezze, non proviamo forse una naturale soddisfazione nel voltare l'ultima pagina sapendo che tutti i puntini sono stati messi sulle i?"
Con questa citazione vi saluto. Spero di avervi messo addosso almeno un po' di curiosità perché, se siete amanti dei misteri, vi assicuro che questo libro non può mancare tra le vostre letture. Horowitz ha scritto davvero, secondo me, un piccolo gioiello.
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