IL RE DELLE CICATRICI

 



(🔺Questa recensione contiene spoiler delle due precedenti opere ambientate nel Grishaverse: Sei di corvi e Tenebre e ossa🔺)

 

TRAMA:


Abbiamo amato i Sei di corvi nella dilogia.

Abbiamo (ahmmmm) quasi apprezzato Mal e Alina, MA COMUNQUE abbiamo adorato Nikolai Lantsov nella trilogia di Tenebre e ossa. (Si, lo so, la trilogia veniva prima ma io l’ho letta dopo, sorry not sorry).


E ora troviamo un mix delle due opere in questa nuova dilogia, incentrata su Nikolai, ora re di Ravka; al suo fianco troviamo la fedelissima Zoya, che qui viene presentata in una veste nuova. I due collaborano allo scopo di mantenere la pace, molto debole, guadagnata a fatica dopo la morte dell’Oscuro. Mentre Nikolai dovrebbe trovare una moglie per solidificare la sua posizione e stringere al contempo un’alleanza politica, nuovi intrighi religiosi e stranieri minacciano la capitale.
Nel frattempo Nina, in missione per conto del re, è ancora affranta dalla perdita di Matthias, il cui cadavere continua a trascinarsi appresso, non trovando mai apparentemente un luogo adatto alla sua sepoltura. Afflitta dai fantasmi del passato e da un nuovo incredibile potere che sembra essere nato in lei, scoprirà un nuovo scopo per cui lottare.



 

Anche Il re delle cicatrici è stato vittima di critiche e demolizioni di ogni sorta; io cerco sempre di non farmi condizionare dai giudizi esterni, ma ammetto che tante volte risulta davvero complesso. In questo caso cercavo in tutti i modi di mantenermi fredda e distaccata, ignorando ogni critica e focalizzandomi solo sui giudizi positivi che leggevo. Nonostante ciò quando ho aperto il libro alla prima pagina, l’ho fatto con il cuore pesante: ero letteralmente terrorizzata all’idea che avrei potuto odiarlo.

Ora, chiusa l’ultima pagina, posso dirvi che appartengo decisamente alla cerchia ristretta di quelli che questo libro, alla fine, lo hanno apprezzato. E vi dirò di più: mi sto scervellando per capire dove siano tutti questi problemi millantati, sto davvero provando a mettermi nei panni altrui per capire cosa possa avere tanto infastidito tantissimi lettori; ma niente.

A me questo libro è piaciuto. E parecchio anche. Mi è piaciuto tanto tornare a Ravka con Nikolai e Zoya. Mi è piaciuto leggere di nuovo della mia dolce Nina (e anche qualche accenno agli altri corvetti). Ho apprezzato tantissimo alcune svolte di trame che per quanto mi riguarda erano totalmente inaspettate.



Conosciamo nuovi retroscena di personaggi prima marginali che ci permettono di iniziare ad amarli, nonostante ci fossero inizialmente stati presentati come “””cattivi”””  (si, Zoya, sto parlando di te). Si creano nuove ship (questo forse è un segreto di Pulcinella, ma meglio tacerlo comunque). Nascono nuovi poteri e vengono a crearsi anche nuove incredibili dinamiche che cambiano le regole del gioco.



E il finale; per me: BOMBA. Colpi di scena a raffica, adrenalina a mille. Voglia di proseguire subito con il secondo volume: 152486667894.

Come al solito, quello che posso dirvi è: se un libro vi attira, vi stuzzica, vi chiama. E se siete indecisi sull’acquistarlo e leggerlo solo perché leggete recensioni negative in giro: FREGATEVENE E COMPRATELO. Il mondo è bello perché vario; se a 10 persone un libro ha fatto mezzo sgiai, non significa che sarà così anche per voi.

Il gelato al gusto yogurt non piace a tutti, ma questo non lo rende meno buono. (Poi il gusto di gelato in questa dilogia risponde al nome di Nikolai Lantsov che sarebbe sicuramente un cioccolato super cremoso con panna e topping, quindi, ZERO DUBBI ).

E con questa perla di saggezza, vi saluto. 


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